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Archive for gennaio 2011

E un altro anno è passato, e ci ritroviamo ancora una volta in questo 30 di gennaio, che per tutta la vita resterà dedicato alla Austen e ai suoi Darcy e Lizzie! ♥

Quindi, per la quarta volta su queste pagine, buon P&P Day!!

Mi sembra ieri che sfaticavo su questa stessa tastiera per scrivere tutti i post riguardanti le opere della nostra Jane, quindi mi perdonerete se quest’anno faccio a meno di prolungarmi in spiegazioni, ma anzi vi rimando al post dell’anno scorso! 😛

Comunque, quest’anno porta delle novità! La prima: invece di rileggere Orgoglio e Pregiudizio (non scherzo nel dire che ormai lo so a memoria XD), leggeremo Ragione e Sentimento (sì, mi vergogno ad ammettere che ancora non l’ho letto..). Seconda novità: quest’anno abbiamo un’invitata in più alla festa, Blu! ♥ Welcome!! XD Insieme ci guarderemo il film tv di Mansfield Park del 2007! ^_^

Insomma, come al solito questo giorno si preannuncia davvero felice, quindi, se permettete, non vedo l’ora di iniziarlo! XD

Sono la creatura più felice dell’universo. Forse altri lo hanno detto prima di me, ma nessuno con tanta ragione.

Lizzie Bennet, Orgoglio e Pregiudizio

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Secret Garden

È da un po’ che non parlo di drama su queste pagine… Perchè riniziare adesso? Perchè vi sto per presentare uno dei drama più belli che io abbia mai visto:

Secret Garden

Di cosa parla? Vi potrei dire che è una storia d’amore, vi potrei dire che è una storia fantasy, vi potrei dire che è una storia davvero divertente e ricca di personaggi fantastici. Potrei dirvi tante cose, ma quel che vi dirò è che parla di un uomo, e del suo amore.

One man loves you.
That man loves you with all his heart.
Everyday he follows you around like a shadow.
That man cries as he laugh.
How much longer that i must gaze at you like this alone?
This meaningless love, this miserable love.
If I continue this way, will love you me?

That Man, Hyun Bin

Kim Joo Won, detto anche dalla sottoscritta Mr. Tuta Sgargiante (XD), è un ricco figlio di papà mamma, vissuto nel lusso e negli agi per tutti i suoi 34 anni di vita. Non crede nell’amore, tanto che non rifiuta di partecipare agli appuntamenti prematrimoniali organizzati dalla madre: ciò di cui ha bisogno è un buon matrimonio, non un matrimonio d’amore.
Ma proprio lui, lui che solo qualche ora prima stava denigrando l’amore a prima vista (“Se un uomo ti dice di essersi innamorato di te a prima vista, dagli un pugno: è solo un modo per portarti a letto.“), si ritroverà presto a guardarlo in faccia, nelle sembianze di una donna di nome Gil Ra Im.
Gil Ra Im è una povera stuntwoman cresciuta da sola dopo la morte del padre, la qual cosa l’ha portata a chiudersi in se stessa e a contare solo sulle proprie forse. Joo Won rimane sin da subito affascinato da questa donna, e non potrà fare a meno di vederla, sempre. Sì, perchè anche quando non è con lei fisicamente, la vede comunque: lei è con lui mentre cammina, è con lui mentre legge, è con lui mentre parla al telefono con la madre… tanto che crede di essere davvero impazzito!

Gil Ra ImCould it be that you like me?
Kim Joo WonDo I look like such a nutcase? Or do I look like a moron? Have you ever seen a guy like me like a girl like you? Do you think that makes any sense? I think you’re under a delusion, so let me set you straight. Just the stack of pictures of educated, beautiful women from good families who are lining up wanting to marry me could make a building. But family, education, skills, age, you don’t have anything going for you. Or raise your hand if one of those applies to you. See? You don’t.
Gil Ra ImThen why are you following me around?
Kim Joo WonWhy are you asking me?
Gil Ra ImThen who should I ask?
Kim Joo WonAsk yourself. You keep popping into my thoughts, so what can I do? Even when I don’t see you, it’s like you’re with me, so what am I supposed to do? Every night, it’s like that, huh? What the hell have you done to me? Why me of all people?
Gil Ra Im: What?
Kim Joo WonYou hang up on me whenever you want, you get mad when I show up, you get madder when I try to buy you lunch. And you hit me at the drop of a hat! You’re really a strange woman. But that’s the problem right there. You’re so strange, so I find you… perplexing and intriguing. So, right now… I’m a total nutcase.


Ma se anche lui è irresistibilmente attratto da lei, rimane pur sempre la stessa persona di prima: una persona razionale, e soprattutto una persona che, vissuta sempre fra gli agi, non sa rapportarsi con la povertà. Quindi, senza volerlo veramente, finirà spesso per ferire ed umiliare la povera Gil Ra Im, comportamento che naturalmente la farà allontanare. Ma lui, senza voler soffermarsi a riflettere sul significato di ciò, solo una cosa vuole: star sempre vicino a lei. Perciò, a discapito di tutto e contro il volere di lei, continuerà a seguirla ovunque, cercando sempre di creare situazioni in cui poter rimanere da soli.
Cosciente però del suo ruolo nella società, capisce di dover trovar presto una soluzione, ed ecco la sua brillante conclusione:

I’ll break things off with that woman. But… later. I’ll break it off later. I can’t right now. These last few days, I’ve givenit some in-depth thought, and I like that woman. So, I’m going to set aside my pride and go see her. She’s bewildering and novel right now, but if I keep seeing her, then at somepoint she’ll probably seem common. A woman like nine out of ten women. At most, three months? Just because I see her foranother three months, my fortune won’t suddenly disappear.
[…]
Gil Ra Im already knows. That she can’t be anything more than the Little Mermaid.

E da qui nasce la storia de La Sirenetta: come lei, Gil Ra Im deve stare accanto al bel principe, per poi scomparire in bolle di sapone. Ma Gil Ra Im solleva un’ovvia obiezione: la Sirenetta amava il principe.

Ed è proprio a questo punto della storia che interviene la magia: Joo Won e Ra Im, dispersi in una foresta, finiscono  per capitare in una strana locanda, il Secret Garden, e bevendo uno strano intruglio da lì proveniente, si scambieranno i corpi! Ma non pensiate che ciò sia fatto solo per complicare la storia o solo per renderla ancora più divertente! Certo, vengono raggiunti anche questi scopi, ma dietro allo scambio di corpi c’è un motivo molto più profondo di quel che si potrebbe pensare, e soprattutto, l’artefice non è il caso…

L’elemento magico quindi non è ciò che contraddistingue la storia, è solo un mezzo (voluto) grazie al quale i due non potranno separarsi, ma anzi li avvicinerà, facendo in modo che ciascuno affronti e viva il mondo dell’altro. E una volta che entrambi saranno tornati nel proprio corpo, lui sarà costretto ad affrontare nuovamente i suoi sentimenti, ma questa volta ne capirà la vera portata, ed arriverà ad una conclusione leggermente diversa:

While you don’t think about me for even five minutes, I’m thinking about you for ridiculously long stretches of time. So, I’ll be the Little Mermaid. I’ll be beside you like I’m not even there and then disappear from you like sea foam.

Nonostante riesca quindi ad essere sincero con i suoi sentimenti, ancora non riesce a vedere un futuro in cui nessuno dei due dovrà per forza scomparire… Ma pian piano tutte le sue difese crolleranno, e sarà costretto ad ammettere a se stesso la completa verità:

I was really confident. I was confident I wouldn’t fall for her. She was nothing to me, so I was confident it would end up as nothing.
But… Why didn’t the plan work?


Il bello di questo drama è proprio il vedere l’evoluzione di Kim Joo Won, come affronta i suoi sentimenti e come ne viene a patti. Ed è divertentissimo vedere la sua “galanteria” rifiutata ogni volta in malo modo da lei! XD Come anche vedere i suoi buffi tentativi di approcciarsi a lei tentando di non pensare al fatto che sia povera! XD Poi proprio perchè lui è sempre sicuro di sè e severo, i suoi improvvisi gesti e le sue improvvise parole dolci ti fanno sciogliere il cuore… ♥

In conclusione, una storia che ha tanto il sapore di una fiaba, una fiaba ricca di magia e di tenerezza. Ma anche una sorta di romanzo di formazione, per lui, ma anche per lei. Questa è la storia di come due persone completamente diverse riescano ad avvicinarsi e ad accettare l’amore dell’altro. Un amore che li farà anche crescere: lui arriverà al punto di sacrificare tutto ciò che gli è più caro in nome di quell’amore in cui non credeva, e lei imparerà che la chiave della felicità non sta nel non dipendere dagli altri, ma nell’amare e nell’essere amati.

Voto finale: 10+

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Dato che stamattina mi son svegliata con la notizia che The Social Network è stato premiato ai Golden Globe come miglior film, come miglior regia, come miglior sceneggiatura e come miglior colonna sonora, e dato che è uno dei film migliori del 2010 che io abbia visto, ho pensato che fosse arrivato il momenti di parlarne un po’. XD

In realtà avevo già scritto un post dedicato a questo film, solo che non mi soddisfava, quindi l’ho lasciato a prender ragnatele. Ma ora so che qualunque cosa io dica, non sarebbe sufficiente per descrivere ciò che il film è, e ciò che il film è stato per me. Quindi dopo aver detto qualche parola, farò un semplice copia-incolla con quello che avevo già scritto. Sono limitata, sorry! XD

Anyway~ Volevo dire che adoro questo film quanto odio il fenomeno sociale di cui ci racconta la nascita…. Quindi lo amo alla follia! XD E chi meglio di uno dei protagonisti potrebbe presentarlo meglio? Ecco dunque la presentazione che ne fa Andrew Garfield (Eduardo Saverin) ai Golden Globe di ieri:

It’s been called the film that defines a generation and it’s an honour for me to be part of it. But beyond an account of the creation of the worldwide phenomenon known as Facebook is a film dealing with themes as old as story-telling itself – friendship, loyalty, trust, betrayal, power, ambition, greed, and the price of success. Inspiringly written by Aaron Sorkin and masterfully directed by David Fincher, this is The Social Network.

Ed ora, ritagliato e incollato per voi, il vecchio post! XD

Tutti quelli che ne hanno sentito parlare, sanno che il film racconta della nascita di Facebook, ma io li correggerei dicendo che parla del creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, e dell’evoluzione dei sui rapporti con le poche persone che fanno parte del suo mondo, durante la creazione del famoso social network. E questa è un grossa differenza. Dubito che il film mi avrebbe interessato se parlasse solo di Facebook: non lo sopporto e certe volte mi dà fastidio la dipendenza che crea sulle altre persone. Ma il film parla di quello strano essere che è Mark, ed allora tutto cambia.

Il film inizia quando ancora sullo schermo c’è l’immagine della Columbia, e sentiamo qualcuno dire “Lo sai che i Cinesi con il QI di un genio sono più della popolazione totale degli Stati Uniti?“. Naturalmente sta parlando il nostro Mark, e vediamo dopo un paio di secondi che è seduto in un bar a parlare con la sua ragazza. Parte dal QI dei Cinesi per arrivare a dire che ha preso il massimo dei voti ai test. Pensava che mascherare l’informazione con un lungo discorso sul QI dei Cinesi fosse una forma di modestia. Dopo fa qualche commento inopportuno sul fatto che la ragazza non ha bisogno di studiare perchè va alla Boston (lui è di Harvard, obviously), e il tutto finisce con le seguenti parole di Erica:

Ok, probabilmente diventerai un vero mago dei computer, non mi stupirebbe, ma passerai la vita a pensare che non piaci alle ragazze perchè sei un nerd, e io posso dirti dal profondo del mio cuore che non sarà per questo, non piacerai perchè sei un grande stronzo.


E questo è The Social Network. Mark, grande genio dei computer, ha l’idea del secolo, ma questo lo porterà a perdere le cose veramente importanti nella vita: l’amicizia e il rispetto delle persone che gli voglio bene, nonostante tutto. Sì, perchè dopo 5 minuti di film abbiamo già capito tutto di Mark: è un essere impulsivo, dà voce a tutti i suoi pensieri perchè crede che sia un grande onore per gli altri poterli sentire, è una persona consapevole, di sè stessa e degli altri (quando fa quel commento poco carino ad Erica riguardo alla sua istruzione, non intende essere cattivo, lo considera semplicemente un dato di fatto), ha un’ossessione maniacale per i Final Club, ed è un vero genio. Ora quello che ci resta da conoscere sono i personaggi che fanno parte del suo mondo, e il più importante fra questi è il suo migliore amico, Eduardo Saverin. Eduardo appare sin da subito come una persona buona, e realmente affezionata a Mark (e qui sta bene l’aggiungere quel “nonostante tutto”), e si vede che anche Mark gli è in qualche modo affezionato, ma non riesce realmente a dare una collocazione a questi sentimenti nella sua mente, quindi spesso lascia perdere e li manifesta nel solo modo che conosce, quello razionale. Così l’esser amico di Eduardo significa che lo può coinvolgere nei suoi progetti, e questo d’altro canto (per ottenere un’equazione perfetta) deve aiutarlo.

Così mentre assistiamo passo dopo passo alla nascita di Facebook, siamo costretti anche ad assistere alla fine di un’amicizia: da una parte il successo della realtà virtuale, che riesce a superare ogni ostacolo, dall’altra la realtà “vera” che si scontra contro i più miseri limiti umani: incomprensione ed egoismo.

E come arriviamo alla meta? La storia viene ricostruita tramite le due cause in cui è stato citato successivamente Mark: quella con Eduardo, ex amico e co-fondatore di Facebook, e quella con i fratelli Winklevoss, i quali sostengono che Mark gli abbia rubato l’idea (ma qui, neanche un mal di testa). Attraverso le testimonianze date viene ricostruita questa sorprendente storia, che ti fa dimenticare quale fenomeno sociale si stia creando, ma ti fa invece star male per ogni piccola incomprensione che c’è fra Mark ed Eduardo (perchè quando sono amici, sono fantastici), ti fa venir voglia di dare uno schiaffo a Mark ogni volta che si comporta come una marionetta nelle mani di Sean Parker (mi dicono il creatore di Napster, ma chissene tsk!), e ti fa venir voglia di uccidere Sean Parker ogni volta che apre bocca!

Alla fine, nonostante il titolo, questo film parla della vera realtà più di quanto facciano altri. I rapporti fra i personaggi sono i protagonisti, e, grazie ad un’ottima regia (stiamo parlando di David Fincher, il regista di Fight Club, e ho detto tutto) e ad un’ottima sceneggiatura, il risultato è eccellente.

Per quanto riguarda il finale, su tumblr qualcuno l’ha definito il finale “più forever alone di sempre”. Ma io non credo. I continui “refresh” sono in realtà una presa di coscienza, e capire sè stessi e gli altri, in realtà, è l’inizio di tutto.

Termino qui riportando un’altra frase di Erica, un pò marginale rispetto alla trama del film, ma che mi ha comunque colpita.

Su internet non si scrive con la matita Mark, ma con l’inchiostro.

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E siamo giunti anche alla fine del 2010…. -2 all’Apocalisse allora! XD

Cosa mi aspetto dall’anno nuovo??

Tanto di questo, molto di quest’altro, e di quest’altro ancora!

Sul fronte cinema invece ci attendono tante meraviglie, come il sequel di Sherlock Holmes, quello dei Pirati dei Caraibi, e l’ultimo di Harry Potter (no, a questo meglio non pensarci.. T_T). Poi abbiamo il nuovo capitolo della saga di Twilight (pffff!!) e I Puffi (doppio pfff!!)! XD E non dimentichiamoci di Never Let Me Go!!! *_*

Per quanto riguarda i libri… Bè, spero esca il nuovo di Terry Brooks, spero che la Planeta riprenda a far uscire la super edizione di Sandman, ma per il resto sarà tutta una sorpresa dato che non sto seguendo più saghe (a parte quelle di Terry ♥). Vorrei tanto che uscisse anche un nuovo libro di Neil Gaiman!! *_*

E veniamo ai viaggi! Bè, uno è sicuro per il 27 gennaio, si va a Roma a vedere la mostra di Van Gogh! *_* Poi c’è il progetto di andare insieme a mia mamma a maggio a vedere la fiera del libro a Torino, speriamo bene! E naturalemnte c’è sempre il proposito di tornare a Lucca per il Comics! Ok, forse è il caso che inizi a risparmiare (le ultime parole famose… XD).

E i buoni propositi per l’anno nuovo??

  1. domani mangiare quanto più cous-cous riesco a far entrare in bocca! XD (la nonna lo fa una volta l’anno, non si può sprecare un’occasione del genere!)
  2. fermarsi a pensare per 10 secondi prima dell’acquisto di ogni cosa, potrebbero esserci cose più importanti a cui destinare i risparmi!
  3. smetterla di straparlare con le persone che conosco poco! (loro non sanno chi sei, se dici certe cose pensano che sei pazza!)
  4. cercar di prender meglio il fatto che sono condannata ad andare a Cagliari per un altro anno. (è inutile che ci stai male, tanto lo devi fare!)
  5. vincere alla lotteria, diventare ricca, mollare tutto e tutti, salire su un aereo e non scenderne più! XD

E per quest’anno la lista si può dire conclusa. Ho citato solo propositi che ritengo fattibili, soprattutto l’ultimo (che, a parte il primo, è davvero quello che si potrebbe realizzare più facilmente! XD).

Ed ora guardiamo un attimo al passato… Come è stato questo 2010? E’ stato davvero un anno PIENO, in tutti i sensi, sia quelli positivi che negativi. A maggio-giugno credo di aver avuto la crisi più brutta di sempre. Ero terribilmente annoiata, non riuscivo a trovare nella vita niente di interessante, solo una miriade di giornate passate a sentire sempre le stesse cose, a studiare sempre le stesse cose, a vivere sempre nello stesso modo. Terrificante. Ma poi è arrivata la luce: il viaggio a Londra e il concerto del Doc! ♥ Ogni tanto riguardo le foto, perchè ancora non posso crederci di aver vissuto tutto quello per davvero! XD E poi non dimentichiamo che ad aprile ho visto il mio adorato Wes Anderson (e anche qui ci sono le testimonianze: il suo autografo nella mia copia de Il Treno per il Darjeeling! *_*), e ad ottobre è invece stato il turno di Terry Brook!!! *_* (OMG, ma quante persone ho visto quest’anno??? XD)

Quindi bilancio assolutamente positivo per il 2010, dimentichiamoci di maggio, e pensiamo al resto! Ricordiamoci del giorno in cui sono andata a vedere Lo Schiaccianoci dal vivo, del giorno in cui ho incontrato di nuovo la cara Blu, del giorno in cui ho letto il primo libro di Maugham, del giorno in cui le mie coinquiline mi hanno portato le caldarroste, del giorno in cui ho visto il primo episodio di Eleven, dei giorni in cui sono andata a pattinare, del giorno che ho visto Inception al cinema, e di tutti gli altri momenti che sono ormai diventati ricordi felici, utili per riuscire a volare nel caso mi ritrovassi fra le mani un giorno un po’ di polvere di fata! 😀

Spero quindi che il 2011 sia un anno altrettanto ricco di sorprese e di momenti fantastici, e lo auguro a tutti!!

BUON ANNO NUOVO!!

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