Cose da fare nella vita: guardarsi un episodio del Doctor Who in treno, quando il sole sta tramontando, il rosso del cielo ti avverte che la realtà se ne sta andando, e poi arriva il blu scuro dei sogni…
E allora il dondolio del treno e lo scorrere delle stelle rendono ancora più magiche e oniriche le avventure del Dottore. Se poi l’episodio che stai guardando è quello del tuo scrittore preferito, bè, il suo Morfeo gli rende omaggio, così tu non stai più guardando l’episodio, lo stai sognando! E, si sa, nei sogni tutte le sensazioni ed emozioni sono più vivide…
Patchwork and classic people, vi presento The Doctor’s Wife!
In realtà non so neanche cosa dire… Come direbbe Delirio: esiste una parola per esprimere ciò che provi dopo aver visto/letto un’opera di Neil Gaiman? Risposta: no. Lui la deve ancora inventare! XD
Quindi non dirò che il suo episodio è stato bellissimo, meraviglioso, geniale, divertente, commovente, sublime & CO. Sono tutti termini riduttivi, e da soli certo non bastano. Dirò invece: avete presente quella sensazione quando ordinate qualcosa da un catalogo, pensate che sia bellissima, ma c’è una parte di voi che pensa che una volta arrivata potrebbe essere diversa da come ve l’aspettavate, ma poi, quando arriva, vi accorgete che è più di quanto avreste mai potuto immaginare?
… Bene, non c’entra niente. Ma se vi aiuta a capire, sì. XD
Tra l’altro va detto che è grazie a questo episodio che ho iniziato a vedere Doctor Who: senza la notizia che Neil avrebbe scritto una puntata, mi sarei arenata con Rose (per l’intera storia, leggere qui).
Quindi non solo è uno degli episodi più belli EVER, ma è anche l’episodio grazie al quale posso dire che è uno degli episodi più belli ever (chiaro, no? XD)!
Ma di cosa parla alla fine? L’episodio parte da un’idea semplicissima, ma allo stesso tempo geniale: cosa succederebbe se il Dottore potesse parlare con il suo TARDIS? Ed ecco che l’episodio (nemici, corridoi infiniti e little boxes a parte) ci rende spettatori di uno dei rapporti più belli e speciali della televisione: quello fra il Dottore e il suo TARDIS. ♥
Quando tutti gli altri se ne vanno, rimangono sempre loro due, sempre insieme, sempre in viaggio fra il tempo e lo spazio. Abbiamo sempre saputo che il Dottore adorasse alla follia il suo TARDIS (mi ha fatto morire dal ridere nell’episodio dei pirati la scena in cui trovano “l’infermeria” e parte questa scena: Capitano Avery: Toby!, Amy: Rory!, il Dottore: il TARDIS! XD), ma lei cos’avrà mai pensato di questo mad man che, per quanto ne sapevamo noi, l’aveva rubata? Ed ecco che scopriamo che il TARDIS aveva voglia di fuggire e viaggiare quanto il Dottore: non è stato lui a rubarla, è stato lei a sceglierlo!
TARDIS/Sexy: I wanted to see the Universe so I stole a Time Lord and I ran away. And you were the only one mad enough.
Due spiriti affini che s’incontrano e che diventano complementari l’uno per l’altra e che per centinaia di anni hanno vissuto sempre insieme… Quanto forte può essere un legame del genere? Forte abbastanza da far piangere il Dottore, e questo dice tutto.
Ogni dialogo fra loro è stato qualcosa di speciale, non una parola è stata priva di significato, ognuna è stata preziosa come una gemma rarissima, e soprattutto pregna di sottintesi, di una conoscenza profonda fra l’uno e l’altra, e di un affetto immenso che permette loro anche di litigare come una vecchia coppia sposata!
The Doctor: I just want to say, you know you have never been very reliable.
TARDIS/Sexy: And you have?
The Doctor: You didn’t always take me where I wanted to go.
TARDIS/Sexy: No, but I always took you where you needed to go.
The Doctor: You did.
She did. Ed ora è come se ogni avventura ce l’abbia organizzata il TARDIS, e sembra quasi di vederla, mentre prende per mano il suo Dottore e lo porta attraverso lo spazio e il tempo… Ora niente sarà più come prima: abbiamo sentito parlare il TARDIS, ora non vedremo più una “magica cabina blu”, ora vedremo sempre Sexy.
E dobbiamo riconoscere che ancora una volta Neil ce l’ha fatta! Non solo ha tirato fuori un episodio …. (ve l’ho detto, non esiste la parola!), ma ha anche rivoluzionato il modo in cui vedremo le passate e le nuove avventure. Non però una rivoluzione violenta, anzi. Sottile, dolce, e in certi momenti poetica…
TARDIS/Sexy: I’ve been looking for a word. A big, complicated word, but so sad. I found it now.
The Doctor: What word?
TARDIS/Sexy: “Alive.” I’m alive.
The Doctor: Alive isn’t sad.
TARDIS/Sexy: It’s sad when it’s over. I’ll always be here, but this is when we talked. And even that has come to an end.
Grazie Neil. Ora Sexy ci mancherà, ma sappiamo che sarà sempre lì, insieme al suo Dottore, in viaggio, come una luna di miele lunga secoli e secoli…
TARDIS/Sexy: Are all people like this?
The Doctor: Like what?
TARDIS/Sexy: So much bigger on the inside.