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Archive for aprile 2011

Della serie “leggere prima il prospetto informativo..“.

Collezione Dumas

Mi è appena arrivata l’edizione de Il Conte di Montecristo della Donzelli ordinata la settimana scorsa, dopo essermi decisa a non accontentarmi delle edizione spazzatura della BUR (che diventerà magicamente un regalo riciclato! XD). Dicevo quindi che mi è appena arrivata l’edizione della Donzelli, senza censure e senza modifiche dal testo originale, così, mentre rileggevo i miei passi preferiti, maledicendo l’edizione BUR, mi è venuto in mente: “chissà quanti avranno fatto il mio stesso errore, ma, non potendo sapere della differenza, pensano di star leggendo la storia così com’era stata scritta in origine!“, e, adesso, aggiungerei: “chissà quanti hanno speso soldi per quella cavolo di edizione!“. Quindi, dato che la maggior parte dei libri di Dumas nasconde trabocchetti e insidie (qua in Italia, of course), ecco che il passo successivo del mio ragionamento è stato quello di scrivere in un post tutto ciò che molti non sanno e che io stessa ho imparato a mie spese (letteralmente! XD)!

Ecco dunque la prima guida ufficiale (credo, forse.. se ne esiste un’altra, sorry!) per gli italiani che vogliono leggere Dumas!

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Partiamo con ordine, partiamo quindi dal 1572, dove ha inizio Il Ciclo degli ultimi Valois:

  1. La Regina Margot
  2. La Signora di Monsoreau
  3. I Quarantacinque

Iniziamo col dire che nelle librerie si trova soltanto La Regina Margot, scordatevi gli altri, per quelli dovrete attingere alle librerie dell’usato. Per La Regina Margot, io ho preso l’edizione BUR, e mi è sembrata buona (e, soprattutto, integrale!). Per gli altri due… WARNING! In giro è molto comune trovare le vecchie (degli anni ’50) edizioni della Lucchi, NON PRENDETELE!! La Lucchi spaccia per edizioni integrali veri e propri riassunti!!

Ignara di ciò infatti, avevo preso La Signora di Monsoreau in biblioteca, edizione Lucchi, e un po’ mi ero meravigliata della pochezza di pagine (Dumas non aveva esattamente il dono della sintesi.. XD), ma mai avrei creduto che quello fosse un riassunto bello e buono! O_O Grazie ad una mia amica (grande appassionata di Dumas) che mia aveva messo la pulce nell’orecchio (“secondo me le edizioni della Lucchi non sono integrali, ho visto il loro I Quarantacinque, ed era molto più breve di quello che ho io!“), sono andata a controllare altre vecchie edizione de la Monsoreau, e ho trovato quella (che ora sta comoda nella mia libreria) della Fogola di 700 pagine (contro 300).

Succo del discorso, dopo aver letto La Regina Margot, che è facilmente trovabile, per i due seguiti cercate su internet l’edizione Fogola! Sono difficili da trovare (soprattutto La Signora di Monsoreau), quindi metto il link del sito in cui li ho presi io:

La Signora di Monsoreau & I Quarantacinque

Giusto come curiosità, citerei anche ciò che è riportato nel retro delle edizioni Lucchi, perchè fa veramente morire dal ridere (se non la si prende come presa in giro! XD):

Questa nuova edizione offre al gran pubblico i romanzi più famosi in traduzioni accuratissime e integrali.

Coff coff… Vabbè, andiamo avanti, che è meglio! XD

EDIT4: per chi avesse il Kindle, ma anche per gli altri, ecco il link per l’ebook de La Dama di Monsoreau! Dobbiamo questo incredibile miracolo al nostro traduttore d’eccezione, Alberto Gazzarri, che, a quanto pare, è già al lavoro su I Quarantacinque! Grazie mille Alberto! Grazie a te le parole di Dumas non resteranno sconosciute ai più!

EDIT5: (questi “edit” stanno diventando tantissimi! XD): ed ecco anche l’ebook de I Quarantacinque, sempre a cura dell’infaticabile Alberto Gazzarri, che ringrazio a nome di tutti i lettori di Dumas, grazie! (E al prossimo “edit”! XD)

EDIT6: abbiamo le versioni cartacee! Ringrazio di cuore Alberto Gazzarri, che da queste parti viene nominato, meritatamente, quasi più del nostro buon vecchio Dumas. Quindi vi invito a visitare la sua pagina su Amazon, dove presto si troverà il cartaceo di tutto il ciclo dei Valois (e non solo).

(Prima o poi dovrò mettermi di buzzo buono e fare un po’ di ordine in questo post, ma, come disse Aragorn, “non è questo il giorno!”)

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Ciclio di Richelieu e Mazzarino (Luigi XIII e Luigi XIV):

  1. I Tre Moschettieri
  2. Vent’anni dopo
  3. Il Visconte di Bragelonne

Qui fortunatamente ho ben poco da dire, forse sono i suoi libri più noti, quindi anche da noi sono stati trattati con tutto il rispetto. 😛 Personalmente ho letto per tutti e tre l’edizone della Mammut, ma non credo ci siano problemi neanche con le altre edizioni! 😀

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Ciclo di Maria Antonietta e della Rivoluzione:

  1. Giuseppe Balsamo (o Cagliostro)
  2. La Collana della Regina
  3. Ange Pitou
  4. La Contessa di Charny
  5. Il Cavaliere di Maison-Rouge

Qua la questione si fa più che mai spinosa… Non tanto per problema delle edizioni, ma per la totale assenza dal commercio (del nuovo e dell’usato) del primo libro della serie! O_O L’edizone giusta da prendere sarebbe il Cagliostro della Tullio Pironti, ma è fuori commercio. Ora, la casa editrice mi ha assicurato che il libro verrà ripubblicato la prossima estate. Ma qui voi lettori potreste essere di aiuto a me, e non il contrario: per “prossima estate” intendono questa o quella del prossimo anno?? C’è chi mi dà una soluzione e chi mi dà l’altra… La speranza è sempre l’ultima a morire, quindi spero vivamente che intendessero QUESTA estate.. T_T

In ogni caso, dicevo, c’è poco qua da cadere in errore, al momento il libro non lo trovate da nessuna parte, quindi bisogna aspettare per forza la ristampa da parte della Pironti. Per gli altri libri, è presto detto: prendete solo l’edizione Pironti! Manca all’appello Il Cavaliere di Maison-Rouge, ma prima o poi lo stamperanno. Al massimo se non avete la pazienza di aspettare (come me), vi dirò l’edizione che mi hanno prestato: l’Alberto Peruzzo.

In ogni caso, STATE LONTANI DALLE EDIZIONI LUCCHI!

Io stessa stavo per cedere, per Giuseppe Balsamo. Mi son detta “senza quello non posso leggere gli altri, anche se è un riassunto almeno ho le conoscenze base per continuare“, quindi ho risposto all’annuncio di una signora che vendeva, per l’appunto, l’edizione Lucchi (unico annuncio trovato in tutto internet!), solo che alla fine me lo voleva vendere a 30 euro, quindi (dopo averle scritto una luuunga e-mail dove le spiegavo che quello era un riassunto, sottintendendo che non valeva neanche 10 euro), ho gentilmente declinato l’offerta! 😛
Quindi, come diceva Montecristo: “wait and hope.

EDIT: Cagliostro è finalmente tornato disponibile! Naturalmente una copia è già nella mia libreria! *_*

EDIT2:  Il Cavaliere di Maison-Rouge è disponibile in ebook, e ora anche in formato cartaceo, grazie ad Alberto Gazzarri!

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Su Luisa Sanfelice:

  1. La Sanfelice
  2. Le Confessioni di una Favorita

Questi due romanzi non sono l’uno il seguito dell’altro, sono ambientati nello stesso periodo e ci sono gli stessi personaggi. La differenza sta nel fatto che il primo rispetta il solito metodo di scrittura di Dumas (il narratore onnisciente), mentre nel secondo parla l’eroina della storia (e non vedo l’ora di leggerlo perchè voglio proprio vedere come il caro Dumas farà trasparire la sua solita ironia! XD). Qui niente da dire, Le Confessioni si trovano facilmente nella edizione Pironti, mentre per La Sanfelice c’è sia l’edizione Pironti, che quella Adelphi. Consiglio però di prendere la prima, perchè: 1) la copertina è più bella XD; 2) costa di meno! Anzi, prendetela nel sito della Pironti (qui), e avrete anche uno sconto del 30%! 😛 Tra l’altro dovevano consegnarmi il libro oggi, invece non è ancora arrivato… T_T

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Ed ora arriviamo a raccontare per bene ciò che in Italia si fece con Il Conte di Montecristo!

Ancora non me ne capacito… Come è possibile che prestigiose case editrici, quali la Mondadori, la Rizzoli e la Newton&Compton, abbiano pubblicato una traduzione SBAGLIATA dell’opera?? Wikipedia sarà più chiaro di me, ma, in sintesi, da noi circola questa traduzione dell’opera di Dumas fatta da tale Franceschini (che probabilmente non è mai neanche esistito! XD), traduzione volutamente corretta, censurata e tagliata, ma che tutti si ostinano a pubblicare e ripubblicare! E nessuno, naturalmente, è cosciente del fatto di star leggendo un testo errato! Fortuna ha voluto che io non avessi il libro a casa, e che quindi l’avessi recuperato in biblioteca! Lì ho trovato un libro vecchissimo, edizioni Paoline (o San Paolo, come risulta su anobii), con traduzione a cura di Giovanni Ferrero, che riportava il testo originale. Dopo aver riconsegnato il testo in libreria, mia mamma (gran donna!) mi ha comprato il libro, sapendo che tanto prima o poi l’avrei fatto io, dato che mi era piaciuto tantissimo (quali eufemismi!). Ed ecco che stra-felice mi ritrovavo fra le mani l’edizione della BUR! Corro quindi a leggere i miei passi preferiti, ma… ecco… NON C’ERANO!!! O_O
Passato lo shock iniziale (pensavo anche di esser diventata pazza e di essermi inventata quei pezzi! XD), su wikipedia ho trovato tutte le risposte! Quel che wikipedia non dice è invece quale, fra le edizioni attualmente in commercio, è quella che bisogna prendere per godersi il romanzo così come era stato scritto e voluto. Risolvo io il problema (che razza di guida sarebbe questa altrimenti? XD): prendete l’edizione Donzelli (quella che mi è appena arrivata! *_*), È PERFETTA! 😀

Per chi invece avesse già in casa il libro, per verificare se la vostra edizione è corretta, guardate il traduttore, se è il Ferrero state tranquilli, se no, si può fare un ulteriore verifica: guardate nell’indice il titolo del XXXV capitolo, se questo è La mazzolata, avete l’edizione giusta, se invece è Il patibolo.. fate come me, regalatelo a qualcuno (o buttatelo dalla finestra! XD), e voi compratevi l’edizione Donzelli! XD

EDIT3: grazie a diverse segnalazioni (le trovate tutte nei commenti, che sono diventati una specie di cronologia sull’evoluzione della situazione Dumas – e in particolare su quella de Il Conte di Montecristo – in Italia), ora l’elenco delle edizioni con una traduzione corretta si è decisamente allungato, e ricomprende anche la nuova edizione BUR (quindi potete ora tenervi la vecchia come un ricordo di un brutto passato… ormai passato! XD).
Ecco le edizioni sicuramente prive di tagli&censure:

  • BUR, traduzione a cura di Guido Paduano
  • Donzelli, traduzione a cura di Gaia Panfili
  • Feltrinelli, traduzione a cura di Gaia Panfili
  • Garzanti, traduzione a cura di Lanfranco Binni
  • San Paolo, traduzione a cura di Giovanni Ferrero (con riserva)
  • Mondadori, la nuova edizione 2012/2013 (non temete: c’è scritto “traduzione di Franceschini”, ma in realtà l’edizione è integrale)

E qui finisce la guida! Non anche i libri di Dumas, che nella vita ha scritto più libri di quante estati io abbia visto! XD Ma i problemi stavano in questi, per gli altri, andate tranquilli! 😀

Avrei voluto anche parlare di quanto siano BELLI tutti i suoi libri, di quanto ADORI il suo modo di scrivere, di quanto AMI certi suoi personaggi, di quanto sia ormai FOLLEMENTE dipendente dalle sue opere… ma ho già scritto abbastanza! XD
Chi è già venuto in contatto col suo mondo, forse può capirmi, per gli altri.. che state aspettando ancora?? XD
Ma prima di avventurarvi nel suo mondo, leggete la guida! 😛

Ebbene ecco perchè, mio caro e buon Papà, io ho potuto dirti che della tua opera sarebbe rimasto assai assai, ed ecco perchè il tempo da allora trascorso ha confermato le mie parole. Ecco perchè coi tuoi eroi spigliati, allegri, spiritosi, leali, intrepidi, generosi, sacrificantesi fino alla morte alle cause più nobili e ai sentimenti più elevati, tu appassioni da oltre mezzo secolo di più in più le folle; ecco perchè malgrado tutte le scuole o tutte le discussioni più o meno sincere, tutte le parzialità e tutte le denigrazioni, fra cui si va dibattendo l’attuale letteratura, tu sei diventato, resti e resterai lo scrittore più affascinante e il romanziere più popolare, nel vero senso della parola, non solo della Francia, ma del mondo intero. Tu ora fai parte di ciò che solleva e consola le miserie umane.

Lettera di Alexandre Dumas figlio al padre

APPENDICE

Mentre io stavo qui a lamentarmi, qualcuno ha invece agito, ha lasciato perdere la massima di Montecristo, e come un D’Artagnan si è lanciano in una grande impresa! Quella di tradurre e di pubblicare per noi romanzi inediti e introvabili del nostro amato scrittore! Vi lascio alle parole di questo eroe del XXI secolo, io non posso che ringraziarlo e fargli i più sinceri complimenti!

Lascio qui il link alla pagina di Amazon, dove potrete trovare tutti i suoi ebook, e anche i libri in formato cartaceo! Grazie Alberto Gazzarri!

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È curioso, molto curioso… Siamo più o meno nello stesso periodo in cui, un anno fa, vidi The Eleventh Hour, nello stesso periodo in cui mi imbarcai in un viaggio fra il tempo e lo spazio con uno strano alieno e la sua cabina.
È curioso, dicevo, che proprio in questo periodo sia ritornata più che mai la fissa che mi aveva investito per l’appunto un anno fa! 😛 In questo post in realtà non ho molto da dire, solo mi sono resa conto che pur contando molto per me, questo blog ha incisa la parola Doctor troppe poche volte! XD

Stamattina mi sono svegliata e mi sono ricordata di quel 25 luglio scorso, quando ai Proms avevo visto dondolare l’altalena della piccola Amy, girare la famosa girandola del suo giardino, quando avevo visto uscire da una botola il caro Eleven con un congegno esplosivo che poteva distruggere il teatro (ma che sia era limitato a danneggiare la iTV! XD), quando avevo visto un Dalek offrire il thè, un angelo piangente che mi impediva di sbattere le ciglia (O_O), e una vampira/pesce spaziale (XD) che cercava di spaventarmi da dietro la mia poltrona (e io che ridevo! XD)!

Giuro che ogni tanto mi dimentico di aver vissuto tutto questo dal vivo, quindi ogni volta che me lo ricordo mi viene questa gran voglia di piangere e di saltellare insieme! Questa volta invece mi sono seduta sulla sedia a scrivere qua! 😛 E, ripeto, senza niente di specifico da dire! XD
Potrei parlare del Doc per pagine e pagine, dire quanto lo amo, quanto il telefilm sia magico, divertente, brillante e addictive…
In questi giorni una ragazza, snoopyhood, sta facendo una cosa mooolto interessante (ed anche super divertente! :D): una Doctor Who-sfida di 30 giorni! Ogni giorno si deve indicare una preferenza di ogni elemento della serie, ad esempio episodio preferito, Doc preferito, citazione preferita & CO. Un giorno, quando avrò più tempo, la voglio fare anch’io, ma per il momento mi diverto anche solo nel vedere le sue preferenze! 😀

Ah! Mi sono appena ricordata da dove è partita la nuova super-iper-rifissazione (sì, perchè fissata lo sono tutto l’anno normalmente! XD): Rai 4 e la sua trasmissione degli episodi in italiano! Sembra strano, ma vedere gli episodi di Doctor Who in italiano ti dà l’impressione di vederli per la prima volta! Ed è stato magnifico! *_* Soprattutto per la quinta serie, dove secondo me con il doppiaggio si sono impegnati un po’ di più. Ieri però tutto si è concluso con l’ultimo speciale di Natale… E forse anche per questo sto scrivendo un post oggi! 😛 Da ora, e per ancora due settimane, saremo in pari con la programmazione del Regno Unito! Non l’avrei mai detto! XD

E detto questo, passiamo all’evento che al solo pensiero è capace di mandarmi completamente in tilt: il 23 aprile inizia la sesta stagione! *_* E si prospetta una stagione con i fuochi d’artificio!! Non solo forse finalmente sapremo chi o cosa è il Silenzio (The Silence will fall…), ma avremo un episodio scritto da Neil Gaiman! *_* E c’è da dire a tal proposito che, fino a pochi giorni fa, lui e Steven Moffat su twitter non la smettevano di commentarlo e di fare allusioni che solo loro potevano capire! Quanto si può essere b******i?? XD
E poi ci sono cose che ti fanno venire l’ansia, come il Moffat che dice che la quinta stagione era un’introduzione leggera, ma che nella sesta ci andrà pesate (aiuto!! T_T), oppure il semplice fatto che questa stagione sarà divisa in due e che quindi a un certo punto prevedi di tagliarti un braccio pur di avere un TARDIS e atterrare giusto in tempo per la seconda parte! E poi… e poi il TRAILER!! Non lo commenterò per evitare spoiler a chi non l’ha visto e non lo vuole vedere.. ma chi l’ha visto mi può capire quando dico IL TRAILER!!!! *_*
Giuro che il giorno in cui è uscito non riuscivo a stare ferma, e credo di aver scritto una e-mail kilometrica ad una mia amica per sfogare tutta la mia gioia/ansia! XD

Look how cool this stuff is! XD

Ah~ Mi fa sempre sentir bene parlare del Doc, e pare abbia anche un effetto magico dato che mentre scrivevo il post è comparso il sole! *_* XD

Ora sono happy happy happy (come direbbe Rory! XD), e non vedo l’ora di rientrare nel TARDIS per vivere tutte le nuove avventure che ci aspettano! ♥

Oh, that box, Amy. You’ll dream about that box. It’ll never leave you.

That’s SO true.

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L’Illusionniste

Mentre scrivo continua a pesarmi il cuore e qualche lacrima sfugge ancora…

 

Chi mi legge sa, per gli altri lo dico adesso: nei miei post ci possono essere SPOILER.


L’Illusionniste è quasi un film muto, ma le immagini e la musica sanno raccontare una storia come le parole non potrebbero mai fare. La storia non è per la testa, la storia è per il cuore, è tramite questo che vediamo e ascoltiamo, non serve il filtro della parola. Così come ci parla un tramonto o le Variazioni di Goldberg, allo stesso modo ci parla l’illusionista.

L’illusionista vede pian piano la magia passare di moda, i suoi spettacoli diventano sempre più obsoleti. La vede svanire nelle persone, ma la segue di città in città, e in ognuna approfitta dell’ultima scintilla che fa applaudire il pubblico. In Scozia trova Alice, una semplice ragazza che è sempre vissuta lontano dal mondo, la quale rimane incantata dai suoi spettacoli e crede veramente che lui sia un mago, quindi decide di seguirlo. L’illusionista per non deludere la ragazzina cercherà lavori secondari pur di poterle fare sempre dei regali, che lei crede frutto della magia. Così lei cresce senza rendersi conto di niente, mentre l’illusionista vede pian piano spegnersi anche l’ultima scintilla…

Ogni volta che qualcuno dice “io non credo nelle fate”, una fata muore. Quando la gente smette di credere nella magia, questa stessa muore nei loro cuori, e non saranno più in grado di vederla e riconoscerla. L’illusionista può provare a fare tutti i suoi più stupefacenti trucchi, ma niente riuscirà più a stupire il pubblico.
Così come la lampadina ha bisogno dell’elettricità, le piante dell’acqua, noi dell’aria, gli illusionisti hanno bisogno che le persone abbiano la capacità di credere. Ma come non basta che uno solo dica “io credo nella fate” per farne tornare alla vita una, non basta che solo una persona creda perché la magia torni e un illusionista non muoia di fame.

Ma, seppur insufficiente, bisogna proteggere quella piccola anima che è ancora capace di credere. Così, anche se il resto del mondo smette di credere in lui, l’illusionista ha comunque Alice, meno di una compagna, ma più che una figlia. Lei che crede in lui è la sua ancora di salvezza, e, almeno lei, non deve smettere di credere mai. Ci sono momenti in cui vorrebbe confessarle il fatto di non essere un mago, ma per fortuna interviene la sua scarsa conoscenza dell’inglese a fermarlo. Però nel frattempo il mondo continua a cambiare, e gli spettacoli di magia vengono del tutto dimenticati, e il nostro illusionista liberando il suo coniglio bianco, è come se si liberasse della sua stessa identità. Quando poi vede che Alice ha iniziato a credere in qualcos’altro (nell’amore), riesce a lasciarla, ma non senza un messaggio:

I maghi non esistono.

Messaggio che cade su di noi come la pioggia alla finestra di Alice: il brutto tempo è arrivato anche nel nostro cuore.

Ma mentre tutto si spegne in noi e attorno a noi, in un piccolo vagone del treno illuminato ecco che si riaccende la magia negli occhi di una bambina, e, almeno per lei, ora i maghi esistono.

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