Buon Doctor Who!
E… Buon Game of Thrones! XD
Posted in Doctor Who, Festività, Pasqua, Telefilm, TV on marzo 31, 2013| 2 Comments »
Posted in Cinema, Registi on marzo 23, 2013| Leave a Comment »
Le fiabe ci insegnano che ogni incantesimo termina allo scoccare della mezzanotte, ma a Parigi avviene l’inverso: al dodicesimo rintocco vedrete avvicinarsi una Peugeot Type 176, la magica carrozza di questa incantevole storia, che vi condurrà ugualmente verso una festa, ma non ci sarà un’orchestra, al massimo Cole Porter al piano, non si ballerà il Valzer, ma il più divertente Charleston, e, ok, potreste non incontrare il Principe Azzurro, ma non è forse meglio poter conoscere i Fitzgerald?
Io amo Woody Allen, soprattutto quello dei primi anni. I suoi film hanno sempre un qualcosa di diverso, di affascinante, di carismatico che non si può trovare da nessun’altra parte. Spesso non sono storie, solo spaccati di città e di vite quotidiane, ma, altrettanto spesso, in ogni suo film si nasconde una morale, un messaggio. Suo è uno dei miei film preferiti in assoluto: La rosa purpurea del Cairo, e credo che con Midnight in Paris sia un po’ tornato agli stessi temi (e alla stessa grandezza).
In entrambi i film si parla di quella che si potrebbe definire “fuga dalla realtà”: ne La rosa la protagonista conduceva una vita infelice e per trovare un po’ di felicità si rifugiava al cinema, in Midnight in Paris il protagonista, Gil, vive nell’illusione di un passato (precisamente gli anni Venti), di un’era migliore e trascorre le sue tranquille giornate con un perenne sottofondo di nostalgia.
Entrambi i film mi hanno conquistata senza riserve, ma, oltre che per la storia e tutto il resto, perchè? Perchè raccontano una parte di me, quella che si fa coinvolgere più dai film che dalla vita vera, e quella che sogna ad occhi aperti di vivere i migliori anni nella migliore epoca! Io amo alla follia gli anni Venti, quei seducenti, dinamici, ruggenti anni Venti! Sono anni di rinnovo, di libertà… dopo la prima grande guerra si riscopre in pieno la gioia di vivere, l’importanza di una vita felice. È l’era dei giovani, dei capelli corti, della moda più bella EVER. Ed è il decennio del mio movimento artistico preferito, il Dadaismo, e saranno di pochi anni successivi i romanzi di uno dei miei scrittori preferiti: Maugham.
Gil ed io sogniamo la stessa cosa e la Peugeot, come ogni carrozza incantata che si rispetti, lo (ci) conduce proprio verso il suo (nostro) sogno. Ed ora eccolo lì, trascinato da un’allegra e sconosciuta combriccola in uno dei tanti locali della Parigi anni Venti: dentro c’è una festa, Cole Porter suona al piano Let’s Do It, Let’s Fall in Love, e Zelda Fitzgerald cerca di attaccare bottone… una classica serata a Parigi insomma! XD
Gil così vive il suo sogno, e insieme a lui lo vivo anch’io. Ah~ cosa è stato vedere questo film! Giornate fatte di luce e di bei paesaggi, ma che diventano oscure e irreali di fronte all’aspettativa della luminosità della notte, di quelle bollicine che rendono la realtà più frizzante! Come ci si può far catturare da un Monet al museo, quando all’ultimo rintocco delle campane di Notre-Dame potresti ritrovarti a conversare con Scott Fitzgerald, Hemingway, Picasso e Dalì?
Non parlerò della storia, le mie non sono quasi mai delle recensioni, di solito parlo di ciò che i film, i libri o altro mi trasmettono… e questo film mi ha trasmesso un amore sconfinato per Parigi, una voglia matta di camminare sotto la pioggia, un ritorno di fiamma per la mia epoca preferita, una mezza idea di leggere qualcos’altro di Fitzgerald (e in ciò potrebbe aver contribuito il fatto che Tom Hiddleston abbia prestato la faccia al personaggio XD), e il desiderio di incorniciare i primi 3 minuti del film! Quei 3 minuti che raccontano Parigi dalle prime luci dell’alba sino alla notte, quei 3 minuti che mi hanno incantata come due ore di film raramente sono in grado di fare, quei 3 minuti che da soli mi annunciavano lo spettacolo che a breve avrei avuto il piacere di gustare!
Quindi ora sapete cosa ho visto io in Midnight in Paris, mentre coloro che non l’hanno ancora visto (rimediate in fretta al vostro errore!) forse non sanno che probabilmente Man Ray ci vedrebbe una fotografia, Buñuel un film e Dalì… un rinoceronte! XD
Paul (a Gil): E tu in quale epoca avresti preferito vivere, Don Chisciotte?
Inez: A Parigi, negli anni Venti.
Gil: Sì.
Inez: Sotto la pioggia.
Gil: Non era niente male.
Inez: Quando la pioggia non era acida.
P.S.: il finale è bellissimo, ma… io avrei fatto la scelta di Adriana! XD
Posted in Scrittori, Storie in costume, TV on marzo 15, 2013| Leave a Comment »
For within the hollow crown
that rounds the mortal temples of a king,
keeps Death his court.Richard II, Act III, Scene II
Questa povera Corona… definita da Riccardo II “vuota” (“hollow”), e poi da Enrico V “dorata inquietudine”.
Ma che dire dei Re che l’hanno portata? Shakespeare con la sua penna ci ha raccontato la vita di alcuni di loro, e in The Hollow Crown, miniserie della BBC del 2012, prendono vita i suoi Riccardo II, Enrico IV (parte I e II) e Enrico V (non sono stata infettata anch’io da quella malattia dell’italianizzazione dei nomi, è solo che li ho conosciuti così sui testi di storia! XD Ma da adesso in poi userò i nomi originali).
La miniserie è nata in occasione delle Olimpiadi londinesi, per presentare al mondo la cultura inglese (e mi domando cosa si potrebbe mai far da noi per una simile occasione… I Promessi Sposi? Giusto cielo… XD), ed è composta dai quattro adattamenti di quelle opere teatrali sopra citate.
E, diciamolo subito: sono ME-RA-VI-GLIO-SI! Purtroppo non sono Shakespeare e non mi vengono in mente espressioni più poetiche e nobili per poterli definire, ma spero che vi basti per capire che questa miniserie è da vedere! E non parlo solo a voi, amanti del Bardo, ma anche a tutti gli altri: le storie dei “vecchi” Re sono ricche di avvenimenti: battaglie, intrighi, cospirazioni… sono vite da romanzo! Ed infatti, nonostante Shakespeare rimanga fedele alla storia, le opere sembrano quasi frutto di fantasia per quanto sono avvincenti! E sono una più bella dell’altra… letteralmente! Richard II vi piacerà, ma Henry IV vi piacerà ancora di più, e con Henry V… perderete voi stessi e vi farete subito sudditi pronti alla morte per il vostro Re! *_* XD
Ma parliamo un po’ dei protagonisti… Richard II è interpretato dal mio adorato Freddie di The Hour (l’attore ha un nome, ed è Ben Whishaw, ma per me sarà sempre Freddie! XD), che recentemente potreste aver visto al cinema in Skyfall e Cloud Atlas (dove interpretava il mio personaggio preferito! ♥).
Henry IV è Jeremy Irons, che… be’, è Jeremy Irons! XD
E infine Henry V è interpretato da Tom Hiddleston, il Loki di Thor e The Avengers.
Ed ora… soffermiamoci un pochino (un pocone) su di lui. Come mai Henry IV mi è piaciuto di più rispetto a Richard II? Per la presenza di quel buffone di Falstaff, ma soprattutto per il figlio del Re: il Principe Hal, futuro Henry V (e potreste incominciare a indovinare quindi come mai Henry V mi sia piaciuto ancor di più! XD). Hal è un principe, come dire? Diverso! XD
È uno scapestrato, frequenta locande di dubbia reputazione e persone di ancor più dubbia reputazione (primo fra tutti, quell’ubriacone di Falstaff!), passa le giornate a far scherzi e a divertirsi e sembra senza un sol pensiero al mondo! Ad un primo impatto insomma ti lascia stordito, ti chiedi “ma come, lui un principe??”. Ma in verità la sua personalità è molto più complessa e l’aspetto più affascinate dell’Henry IV è vedere la sua crescita, la sua evoluzione: da mezzo furfante, a principe e infine a Re. E quel fascino che trasmetteva in qualità di Principe Hal, diverrà vero e proprio carisma sotto il nome di Henry V. In Henry IV conoscerete un principe e vi ci affezionerete, lo adorerete quando salirà al trono, ma in qualità di Re ci sarà solo semplice e pura venerazione, e le sue imprese vi entusiasmeranno fino al punto che anche voi, davanti alle porte di Harfleur, vi ritroverete a gridar in cuor vostro:
Ed ora che vi ho parlato di colui che fu Re d’Inghilterra, ma che attualmente regna nei miei pensieri, sono soddisfatta e a posto con la coscienza! XD Volevate qualche considerazione in generale sulla serie e sugli adattamenti delle opere? Potrei farle e dire che Richard II mantiene forse un po’ troppo l’atmosfera “da teatro”, mentre gli altri due si prendono qualche licenza in più, pur restando estremamente fedeli al testo di Shakespeare, ed incidentalmente potrei parlare dei momenti di puro spasso che mi hanno regalato Falstaff e la combricola di Eastcheap, ma sarebbe uno sforzo inutile, ho già detto quale figura abbia al momento ridotto in suo potere i miei pensieri, e lo testimonia anche la scelta delle immagini! XD
Cosa vi resta dunque da fare adesso? Solo guardare The Hollow Crown, perchè è un prodotto eccellente, perchè la BBC è sempre una garanzia, perchè si tratta di Shakespeare, e… perchè dovete conoscere il suo Henry V!
Thus far, with rough and all-unable pen,
Our bending author hath pursued the story,
In little room confining mighty men,
Mangling by starts the full course of their glory.
Posted in Libri, Ricordi, Scrittori on marzo 7, 2013| Leave a Comment »
Vi ricordate le vecchie sottilette “100 pagine a 1000 lire” della Newton & Compton? Per chi non le ha in mente, eccole (e ho appena notato la presenza di DUE doppioni! XD):
In realtà ero piccolissima nel periodo in cui c’era il boom della collana, ma ricordo benissimo mia mamma e le sue mani che si allungavano sullo scaffale per prenderne quanti più poteva! XD Alcuni però li avevo scelti io, non mi ricordo quali, ma di sicuro Il fantasma di Canterville (che nella foto non c’è perchè è in mezzo ai miei libri). In ogni caso, a distanza di non so quanti anni, ecco che la Newton & Compton torna con un’iniziativa simile: 130 pagine a 0,99 centesimi! E le copertine questa volta sono coloratissime e carinissime, insomma una vera tentazione non solo per il portafoglio, ma anche per gli occhi!
Per il momento sono usciti solo 12 titoli, ma non dubito che presto se ne aggiungeranno altri. Ieri li ho visti per la prima volta, e, cavoli!, avrei volentieri svuotato l’espositore! XD Però in realtà avevo già la maggior parte dei titoli, quindi mi son dovuta limitare a Il sogno di Freud, ma voi non fatelo! E per aiutarvi nella scelta, ecco i miei consigli:
E qui finiscono i miei consigli… Vi ho fatto virtualmente spendere meno di 5 euro, per un totale di 5 belle storie, non male direi! 😛 E concludo con la speranza che la collana si amplii presto con tanti altri titoli!
Libri a 99 centesimi… e chi può resistere!